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La tipografia nasce da Alessandro Gatti negli ultimi anni del 1800 quando decide di lasciare Valmadrera e di trasferire famiglia e azienda, era titolare della Tipografia Editrice Ecclesiastica di Alessandro Gatti e Figli, ad Asso. Installerà la prima sede della tipografia in un vicolo del paese, a fianco dell'antico Ufficio Postale gestito dalla Famiglia Benaglio, per poi trasferirla in una serie di locali a piano terreno di Palazzo Scipiotti, in piazzetta Garibaldi. Sulla strada principale del paese apre anche una Libreria-Cartoleria (per tenere occupate le donne, come diceva Alessandro Gatti). Carlo Oleotti, giovanissimo tipografo a Milano, si trasferisce ad Asso dopo i moti del 1898 e trova lavoro presso la Tipografia di Alessandro Gatti. Sul finire del 1904 ne sposa la figlia, Alessandra, dalla quale avrà tre figli, tra cui Gioacchino che ne seguirà le orme come tipografo. Nei primi anni del '900 Carlo succede ad Alessandro Gatti e nel 1910 cambia il nome dell'azienda in Tipografia Editrice Vallassinese di Carlo Oleotti.In quello stesso anno la tipografia vede la prima stampa del bollettino parrocchiale "L'Armonia". L'attrezzatura conta sì un vasto campionario di caratteri che va dal piccolo corpo 6 (in lega di piombo e antimonio) alle matrici in legno dei corpi più grandi (i cosiddetti caratteri da scatola, usati soprattutto per manifesti), ma la stampa vera e propria è ancora effettuata a mano su un antico torchio (manovrato a forza di braccia) e su una piccola platina "La Veloce" (detta pedalina proprio perché azionata a pedale dall'operatore). Oltre alla stampa di bollettari, biglietti da visita e annunci mortuari, la piccola officina produce anche scatolame in cartone, sia grezzo che rivestito, e dispone anche di un'attrezzatura per la rilegatura di libri, opuscoli e dispense. Il figlio Gioacchino inizia il suo lavoro in tipografia, il giovane riesce a convincere il padre a modernizzare le attrezzature: la pedalina viene fornita di alimentazione elettrica; poi arrivano una seconda platina di maggior formato e una macchina piana 70x100 (idonea anche alla stampa di giornali come "L'Armonia"), il reparto cartotecnica viene ampliato con cucitrici a filo metallico per la rapida confezione di grandi quantità di scatole (molto richieste dalle locali fabbriche di forbici e temperini) e la legatoria di una trancia a caldo per eseguire impressioni in oro, a pastello o a secco sulle copertine dei libri di maggior pregio. Dal gennaio 1934 cambia il nome in Premiata Tipografia Editrice Vallassinese di C. Oleotti. Dal gennaio 1937 diventa Tipografia Editrice Vallassinese C. Oleotti. Nel 1938 viene a mancare Carlo Oleotti e la tipografia passa in mano al figlio Gioacchino. Durante la Guerra importante fu la pubblicazione clandestina del giornale partigiano lombardo "La Disfida" (1944) e il primo numero de "L'Unità in Alta Italia". Durante quegli anni la Tipografia e l'annessa Libreria-Cartoleria saranno gestite dalla moglie Alessandra Gatti con l'aiuto di una delle sorelle del marito, Sofia Oleotti. Nel 1952, la tipografia viene rilevata dai fedeli collaboratori di Gioacchino, Paredi Luigi e Paredi Pierino che, con un altro tipografo (Antonio Arrigoni di Canzo) si consorziano e ne rilevano la proprietà mantenendo il nome di Tipografia Editrice Vallassinese C. Oleotti fino al febbraio 1960 quando assume l'attuale denominazione di Tipografia Artigiana Vallassinese. Negli anni '70 i soci Luigi, Pierino e Antonio vengono sostituiti da Paredi Riccardo e Turba Stefano, nel 1977 la tipografia si sposta presso la ex osteria Tarcisio in via Crippa e nel 1980 sposta la sua sede nell'ubicazione attuale in Via L. Oltolina ad Asso (frazione Scarenna). Nel 1998 Paredi Riccardo va in pensione e nel 2005 entra a far parte della tipografia Paolo Turba. Presso la Tipografia Artigiana Vallassinese è possibile rivivere l'evoluzione della stampa partendo dai caratteri mobili fino alla più moderna tecnica delle stampanti digitali.